Editoriale Campi e Fondazione Barbanera 1762, donano al Servizio Immunotrasfusionale dell’Ospedale di Foligno una macchina-poltrona per la raccolta del plasma. Una dotazione fondamentale al servizio della sanità pubblica.
Tempo di solidarietà per lo storico Almanacco Barbanera. In giorni di emergenza sanitaria Editoriale Campi – casa editrice dell’Almanacco – e Fondazione Barbanera 1762, non hanno infatti messo tempo in mezzo e hanno aderito, su invito di Avis Regionale Umbria, al progetto nazionale “Raccolta Plasma” e “Raccolta Plasma Iperimmune”, donando al servizio Sit Usl Umbria 2 di Foligno (Servizio Immunotrasfusionale dell’Ospedale San Giovanni Battista) una poltrona dedicata alla raccolta del plasma.
Un gesto oggi più che mai significativo essendo il plasma emocomponente da utilizzare, con i necessari requisiti, anche in terapie di contenimento Coronavirus.
A consegnare la poltrona alla dirigente del Sit Dott.ssa Marta Micheli, il Direttore di Editoriale Campi Luca Baldini, che ha tenuto a ringraziare Avis Regionale Umbria coinvolta nell’iniziativa.
Non è infatti la prima volta che la casa editrice folignate partecipa con il suo “Bosco Barbanera”, programma di utilità sociale nato nel 1991, a progetti promossi dall’Associazione impegnata nella raccolta del sangue.
Quest’anno poi la crisi pandemica ha reso ancor più stringente la scelta sulle realtà da sostenere. Alla sua 31ª edizione, il “Bosco” è infatti andato diretto alla salute pubblica, al bene della collettività in un Paese, o meglio, in un Pianeta, alle prese con una emergenza sanitaria che ne sta mettendo a dura prova la tenuta. “Come ben ci ricorda Avis, l’importanza del plasma, componente del sangue, è oggi ancor più essenziale – commenta Luca Baldini – ci vogliono macchinari appositi e personale specializzato. E in questo, nel nostro piccolo, ci siamo impegnati.”
Anche perché, Memoria del Mondo Unesco dal 2015, la tradizione Barbanera ha visto consolidare
ancor più il suo già profondo legame con le dinamiche sociali e culturali delle epoche che ha attraversato.
Con un contributo di buone pratiche e saggezza che guarda al bene altrui, che richiede l’apporto di tutti come ben ricorda la frase che proprio l’Editoriale ha scelto di scrivere sulla targhetta apposta sulla poltrona:
“Un gesto gentile è come un giorno di primavera”, annuncio di una tanto attesa rinascita.